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| Casa editrice: Mondolibri Prima Pubblicazione: Febbraio 2004 Traduzione dall'inglese: Francesco Saba Sardi Copyright: © 1980 George Allen & Unwin Ltd © 2001 RCS Libri S.p.A., Milano Formato: CArtonato cm 13,5 x 22,4 - 622 pagine Copertina: foto © Ag. Corbis/Grazia Neri Note: Allegata la mappa della parte occidentale della Terra di Mezzo nella terza età |
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Note:
La sovracoperta ha la costa e il piatto posteriore di colore marrone, a differenza della prima edizione dove, oltre il forato lievemente maggiore, la costa e il piatto posteriore sono di colore scuro. In entrambe le edizioni il piatto anteriore presenta sotto il disegno una zona omogenea di colore.
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Edizioni pubblicate:
2ª Edizione - Febbraio 2004
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Note di copertina:
Alla definizione del vastissimo corpus narrativo di J.R.R. Tolkien mancavano questi Racconti incompiuti, che il figlio dello scrittore, Christopher, ha amorosamente raccolto e conservato per anni, e che qui pubblica con l'apparato di note, appendici, indici, necessario alla loro piena comprensione e al loro inquadramento anche "storico" nell'universo tolkieniano. Va però subito detto che molto spesso questi racconti "incompleti" appaiono in effetti in sé conclusi e perfetti, e anzi da annoverare tra le espressioni più alte dell'arte di J.R.R. Tolkien, e ne fanno fede - ma è soltanto un esempio - "Narn i Hîn Húrin" e "Aldarion e Erendis". Impegnato a lungo nella progettazione e stesura della sua grande favola, Il Signore degli Anelli, lo scrittore continuò per decenni a sviluppare temi e filoni, per poi riporre questi suoi testi nel cassetto perché gli sembravano non immediatamente integrabili nel disegno generale: rami collaterali, spesso però di fondamentale importanza sia formale che contenutistica, appartenenti ai due "momenti" principali della produzione tolkieniana, il mitologico esemplificato dal Silmarillion, e il favolistico (Il Signore degli Anelli, Tom Bombadil, Lo Hobbit, Albero e Foglia, eccetera).
Sono racconti che in ordine di tempo (il tempo "altro" di quel colossale arazzo, policromo quanto coerente e unitario, che è l'opera di Tolkien) vanno dai Primi Giorni della Terra-di-mezzo alla fine della Guerra dell'Anello; e vi si legge, tra l'altro, come Gandalf riuscì a spedire i Nani a Hobbiville, quel che accadde allorché il dio del mare, Ulmo, si rivelò a Tuor sorgendo dalle acque sulla costa del Beleriand, qual era l'organizzazione militare dei Cavalieri di Rohan, com'era fatta l'Isola di Númenor, come si svolse la Battaglia dei Campi Iridati, e ancora tutto quello che le "antiche cronache" narrano dei Cinque Stregoni, delle Palantíri, della leggenda di Amroth... Per gli innumerevoli fedeli di J.R.R. Tolkien, è questo il necessario completamento, e insieme la chiave ai molti enigmi lasciati insoluti, del Signore degli Anelli e del Silmarillion, con i quali forma in realtà una trilogia: un libro destinato a coloro che non s'accontentano delle vicende, dei "fatti", ma vogliono esplorare fino in fondo la Terra-di-mezzo con i suoi linguaggi, le sue leggende, i suoi sviluppi politici, le sue genealogie, come pure a chi apprezza soprattutto il succedersi, qui continuo, incalzante, di episodi, personaggi, eventi tragici, grotteschi, patetici. Dove i racconti sono rimasti allo stato frammentario, le lacune sono state colmate dal figlio dello scrittore con spiegazioni, rimandi alle opere già note; la partecipe traduzione di Francesco Saba Sardi ha contribuito a sciogliere i nodi d'un testo spesso arduo.
Questo, che è l'estremo e postumo messaggio del grande scrittore inglese, è dunque il fastigio che corona splendidamente l'edificio narrativo e filologico del "creatore d'un intero mondo" (Auden). Nani, elfi, il Signore Oscuro e il drago Glaurung, uomini buoni e cattivi, orchi, eroi e vigliacchi, guerrieri e maghi, briganti e navigatori, re e regine, per l'ultima volta sfilano sotto lo sguardo incantato del lettore-spettatore, concludendo l'enorme ciclo del suo indimenticabile epos.
_________________________________________________________________________________Sono racconti che in ordine di tempo (il tempo "altro" di quel colossale arazzo, policromo quanto coerente e unitario, che è l'opera di Tolkien) vanno dai Primi Giorni della Terra-di-mezzo alla fine della Guerra dell'Anello; e vi si legge, tra l'altro, come Gandalf riuscì a spedire i Nani a Hobbiville, quel che accadde allorché il dio del mare, Ulmo, si rivelò a Tuor sorgendo dalle acque sulla costa del Beleriand, qual era l'organizzazione militare dei Cavalieri di Rohan, com'era fatta l'Isola di Númenor, come si svolse la Battaglia dei Campi Iridati, e ancora tutto quello che le "antiche cronache" narrano dei Cinque Stregoni, delle Palantíri, della leggenda di Amroth... Per gli innumerevoli fedeli di J.R.R. Tolkien, è questo il necessario completamento, e insieme la chiave ai molti enigmi lasciati insoluti, del Signore degli Anelli e del Silmarillion, con i quali forma in realtà una trilogia: un libro destinato a coloro che non s'accontentano delle vicende, dei "fatti", ma vogliono esplorare fino in fondo la Terra-di-mezzo con i suoi linguaggi, le sue leggende, i suoi sviluppi politici, le sue genealogie, come pure a chi apprezza soprattutto il succedersi, qui continuo, incalzante, di episodi, personaggi, eventi tragici, grotteschi, patetici. Dove i racconti sono rimasti allo stato frammentario, le lacune sono state colmate dal figlio dello scrittore con spiegazioni, rimandi alle opere già note; la partecipe traduzione di Francesco Saba Sardi ha contribuito a sciogliere i nodi d'un testo spesso arduo.
Questo, che è l'estremo e postumo messaggio del grande scrittore inglese, è dunque il fastigio che corona splendidamente l'edificio narrativo e filologico del "creatore d'un intero mondo" (Auden). Nani, elfi, il Signore Oscuro e il drago Glaurung, uomini buoni e cattivi, orchi, eroi e vigliacchi, guerrieri e maghi, briganti e navigatori, re e regine, per l'ultima volta sfilano sotto lo sguardo incantato del lettore-spettatore, concludendo l'enorme ciclo del suo indimenticabile epos.
Indice:
Pg. 7 Introduzione
Parte prima
LA PRIMA ETÀ
Pg. 33 I. Tuor e il suo arrivo a Gondolin
Pg. 79 Note
Pg. 85 II. Narn i Hîn Húrin
Pg. 206 Note
Pg. 210 Appendice
Parte seconda
LA SECONDA ETÀ
Pg. 229 I. Descrizione dell'Isola di Númenor
Pg. 238 Note
Pg. 240 II. Aldarion ed Erendis: la moglie del marinaio
Pg. 285 Note
Pg. 299 III. Il lignaggio di Elros: Re di Númenor
Pg. 307 Note
Pg. 311 IV. La storia di Galadriel e Celeborn e di Amroth Re del Lórien
Pg. 343 Note
Pg. 347 Appendici
Parte terza
LA TERZA ETÀ
Pg. 365 I. Il disastro dei Campi Iridati
Pg. 374 Note
Pg. 381 Appendice
Pg. 385 II. Cirion ed Eorl e l'amicizia di Gondor e Rohan
Pg. 395 1. Gli Uomini del Nord e i Carrieri
Pg. 401 2. La cavalcata di Eorl
Pg. 403 3. Cirion ed Eorl
Pg. 413 4. La Tradizione di Isildur
Pg. 416 Note
Pg. 425 III. La cerca di Erebor
Pg. 433 Note
Pg. 433 Appendice
Pg. 447 IV. La caccia all'Anello
Pg. 447 1. Il viaggio dei Cavalieri Neri stando al racconto che Gandalf ne fece a Frodo
Pg. 453 2. Altre versioni del racconto
Pg. 463 3. Su Gandalf, Saruman e la Contea
Pg. 468 Note
Pg. 471 V. Le Battaglie dei Guadi dell'Isen
Pg. 484 Note
Pg. 487 Appendice
Parte quarta
Pg. 499 I. I Drúedain
Pg. 509 Note
Pg. 513 II. Gli Istari
Pg. 530 Note
Pg. 532 III. Le Palantíri
Pg. 544 Note
Pg. 549 Indice dei nomi
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